L’incomprensione del presente cresce fatalmente dall’ignoranza del passato.» Marc Bloch
Per far luce sulle vicende che portarono alla liberazione del Castionese (fine aprile-primi di maggio 1945) grazie all’iniziativa di Oris Dal Pont, s’è pensato di raccogliere le testimonianze di alcuni ragazzi di “allora”. I loro racconti sono figli di una storia, forse, minore ma non per questo meno autentica ed interessante. Grazie a loro si sono raccolte situazioni, circostanze, episodi, in gran parte inediti, che costituiscono il fulcro del filmato che racconta la liberazione della Pieve Castionese.
S’è pensato di suddividere la corposa documentazione registrata in due parti: la prima fa riferimento al periodo successivo all’8 settembre 1943, la seconda si concentrerà (è ancora in “lavorazione”) sugli avvenimenti bellici degli ultimi giorni di guerra che portarono poi alla liberazione.
La prima parte del filmato arricchita dalle musiche di quei tempi, eseguite per noi dal gruppo “Les Magots”, prova a rispondere ad alcune domande quali, ad esempio: come si comportarono le nostre comunità dopo l’invasione tedesca? Com’erano i rapporti con le truppe d’invasione, dove si stabilirono e come agivano? Come e dove si andava a scuola? Come venivano reclutate le milizie delle S.S.? Come e dove ci si curava? Come venivano soccorsi i “paracadutati”? E loro, i “vivaci” giovani di allora, come si destreggiavano in quelle circostanze?
Queste sono solo alcune delle situazioni riferite dai nostri testimoni che si raccordano però a momenti sommamente drammatici come l’agguato al ponte San Felice, gli internati, l’impiccagione dei partigiani nell’allora Piazza Campedel e tante altre piccole e grandi storie fatte di violenze e sopraffazioni ma anche di coraggio e generosità.
Raccontare la storia è spesso doloroso e lo è ancor di più quando le oscenità della guerra, che ci illudevamo superate, si ripresentano vicine con le loro tragiche conseguenze. E allora, malgrado tutto, bisogna raccontarle quelle vecchie storie, quei dolori, quelle morti, quelle atrocità per continuare ad avere, almeno, la speranza che non si ripetano.
La prima parte del video è stata presentata il 23 giugno a Castion, mentre la seconda parte è ancora in fase di realizzazione. L’obiettivo è di concludere il tutto entro l’autunno 2022. Al momento non sono state programmate ulteriori proiezioni, ma chi fosse interessato a ricevere informazioni, oppure a contribuire con notizie e testimonianze relative ai giorni della liberazione, può scrivere all’indirizzo mail giovanni.rossa@tin.it
Autore: Giovanni Rossa Luglio 31, 2022 Cronaca
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