Il Circolo sportivo prepara la sfilata
A Faverga abili mani stanno lavorando al gruppo mascherato
Lavorano disposte in cerchio, ago e filo in mano, vicino al caminetto acceso. Ricordano tempi antichi, in cui le donne si ritrovavano, la sera, per rammendare i vestiti, raccontarsi le novità, divertirsi. E lo spirito è lo stesso in questo periodo nelle case dei membri del Circolo Sportivo Faverga: il carnevale Castionese è infatti alle porte (domenica 27 febbraio alle 14:30 ci sarà la sfilata dei carri) e la frazione è in fermento per degli ultimi preparativi. Così, abili mani femminili stanno perfezionando i costumi per il gruppo mascherato: l’idea è quella di ricreare un prato fiorito popolato d’insetti e colorato di boccioli, che sia di buon auspicio e accompagni la primavera in arrivo.
I partecipanti, una trentina tra bambini e adulti, si uniranno al corteo che procederà anche quest’anno attraverso i diversi paesi del Castionese fino a raggiungere la piazza, centro della festa, dove avrà luogo la vera e propria sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. I soci del Circolo si adoperano non soltanto nella preparazione delle maschere, ma anche nell’organizzazione dello stand gastronomico che presenteranno. A partire dallo scorso anno, infatti, le frazioni hanno la possibilità di vendere dei prodotti tipici del Carnevale in piccoli chioschi situati lungo la strada che porta alla chiesa. I soldi che verranno raccolti dalla vendita delle frittelle, si affiancheranno alla somma già raccolta in questi anni dal Circolo Sportivo per la ricostruzione del capanno del campo sportivo di Faverga, danneggiato qualche anno fa.
Scopo principale del gruppo di Faverga è quello di divertirsi stando in compagnia; come fa notare Liviana Fontana, consigliere del Circolo, “Il carnevale è l’occasione giusta per incontrarsi, giocare e confrontarsi: lavorare ai preparativi, non soltanto è divertente, ma contribuisce anche all’unione del paese”. Insieme alla presidentessa Cristiana Segato, si augura inoltre che aumentino i soci del Circolo: “Attraverso queste iniziative speriamo di coinvolgere un numero maggiore di persone, in particolare giovani, alle nostre attività e ai nostri impegni”
LA STORIA PIU’ VECCHIA DEL MONDO…
A chi non è mai capitato, che a domanda “scomoda” a mamma o papà, prima un lieve rossore da parte loro e poi… sentirsi rispondere: “ti racconto una storia: le api svolazzano di fiore in fiore, portano il polline da una parte e dall’altra e permettono così che i semini dei fiori si spargano di terra in terra e che l’anno dopo molti siano i nuovi fiori….”
Così cominciava per tutti noi la storia dell’ape e dei fiori… metafora di “come nascono i bambini”, un modo poco comprensibile ma sicuramente divertente.
Noi abbiamo voluto riprodurla col nostro gruppo mascherato: fiori di ogni genere: gerbere, margherite, girasoli, papaveri, perfino una bella pianta grassa, tanta è la varietà sotto questo cielo; e poi le api…. piccolissime, piccole e grandi: ovviamente se in natura esistono fiori grandi e piccoli.. anche le api devono adeguarsi: a ognuno la sua misura! No?
E inoltre abbiamo anche api particolari, molto rare e in via di estinzione: l’ape-russola, così per restare in tema, e poi l’ape-ndino, l’ape-nsionata…
E per non farci mancare nulla, abbiamo assoldato pure un apicoltore, perché solo questo impavido personaggio ha il coraggio di mettere le mani nelle arnie e estrarre quel succosissimo e nutriente nettare degli dei che è il miele.
E chi poteva aprire la nostra sfilata se non la maestosa, grandissima, splendida ape regina, sovrana di tutto l’alveare!! Ma per non far torto a nessuna l’abbiamo scelta… a motore!!
Vogliamo concludere oggi dicendo che è bello raccontare storie, storielle, favolette, inventarle,replicarle, variarle, prendendo spunto dal meraviglioso mondo della natura…. (anche se a volte servono solo a non affrontare direttamente certi discorsi, forse un poco imbarazzanti) ma esiste sempre un modo per dire le cose con sincerità, la verità insomma, adeguata, nel modo giusto, ma sempre la verità! Così per non arrivare a 20 o giù di lì anni pensando che è tutta colpa delle api!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!