C’era una volta in una borgata posta sot la Lobia, una comunità di contadini, i quali allevavano mucche e coltivavano i terreni adiacenti al paese. Dato che all’epoca i servizi in casa non esistevano, gli uomini della borgata di comune accordo, decisero di costruire un luogo appropriato con una fontana e relativa acqua, raccolta a monte da una vena d’ acqua potabile, incanalata in una vasca e poi mediante dei tubi trasferita a valle.
La fontana all’epoca, era di utilità alle famiglie come risorsa idrica e alla sera, c’era la processione dei fattori con le proprie mucche all’ abbeveraggio.
Di fianco alla fontana, c’era una vasca dove venivano immersi a bagnomaria dei vasi con del latte. Visto che l’acqua ha una temperatura più bassa rispetto all’ambiente, mantiene fresco l’alimento, quindi, si può considerare questa invenzione come il nonno del nostro odierno frigorifero.
Adesso dopo due generazioni i discendenti hanno deciso di dare lustro a questo manufatto tanto caratteristico delle nostre zone.
L’unica diversità è che ” i Veci” i muri li facevano con sassi accatastati l’uno sopra l’altro e quindi con molta materia grigia o ” maestria”, invece noi li abbiamo rifatti con sassi e molta materia grigia o ” malta”. Il risultato è quasi uguale, ma più duraturo. Ai posteri l’ardua sentenza.
Candeago Ivo