Un profumo vivo e travolgente riempie la cantina di Luciano a Castion: la radio accesa, gli strumenti sul bancone, trucioli di legno per terra e sculture in ogni angolo. Il freddo di fine gennaio ci porta ben presto a spostarci al caldo nel suo accogliente salotto, dove Luciano inizia a rispondere con pazienza alle mie numerose domande.
L’occasione di un corso nel 2003 lo avvicina alla scultura su legno, proseguirà poi la sua formazione da autodidatta per gli anni successivi. I numerosi simposi, le mostre e i concorsi in tutto il Triveneto e oltre accresceranno la sua esperienza e maturità artistica. Le sue opere, ideate nella mente durante una passeggiata nei boschi o lungo il fiume, vengono concretizzate dapprima in un disegno o in un modellino di creta per definire dimensioni e proporzioni; in seguito passa a lavorare il legno in un processo di sottrazione che prevede una certa attenzione: con il legno non si torna indietro, quello che è tolto è tolto!
I soggetti favoriti da Luciano sono le figure femminili che ispirano leggerezza e armoniosità, richiamando talvolta il legame con gli elementi naturali; le varietà di legno utilizzate sono molteplici (cirmolo, noce, larice, pero, tiglio, castagno, cedro…) così come le tecniche per esaltare tutte le caratteristiche del materiale con l’aggiunta qualche volta di tinte di colore non troppo invadenti come il bianco e l’azzurro. Inoltre, dal 2012 Luciano fa parte della Carta Qualità del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi per la categoria scultura e artigianato artistico e da alcuni anni ha iniziato a creare con il legno recuperato varie componenti d’arredo come lampade, portabottiglie e specchi.
In questo mondo dove sembra che senza uno smartphone non si possa più fare niente, conoscere qualcuno che lavora con le mani (e non per muovere il mouse!) è un privilegio ed un’occasione di riflessione per il futuro, per non ritrovarci a non saper più fare niente senza elettricità!
“Tra i rami dei grandi alberi mi sono arrampicato per guardare il cielo… con la loro frutta mi sono sfamato, con il loro legno mi sono riscaldato: a loro devo la mia vita…” è questa una delle prime citazioni che saltano agli occhi visitando il sito web di Luciano. Dalle parole di uno dei più celebri scrittori italiani, Mario Rigoni Stern, emerge chiaramente l’amore per le piante e per il loro legno. Ma non finisce qui. La passione per la scultura di Luciano si fonde anche con le righe tracciate dalla penna di Dino Buzzati ne “Il segreto del bosco vecchio”: “…Si inoltrarono nel bosco vecchio puntando verso il Corno, la zona più selvaggia e quasi del tutto sconosciuta. I tronchi sembravano farsi sempre più neri e massicci, la nebbia sempre più fitta… il colonnello restò seduto ad aspettare il nuovo giorno e per la prima volta nella sua vita conobbe i rumori delle foresta… Ma due o tre volte, quella notte, ci fu anche il vero silenzio, il solenne silenzio degli antichi boschi, non comparabile con nessun altro al mondo e che pochissimi uomini hanno udito.”
Se siete curiosi di lasciarvi affascinare da queste suggestioni e ammirare altre opere, visitate il sito www.lucianodebarba.com e seguitelo per i prossimi eventi!
Autore: Alessia De Barba Febbraio 20, 2022 Belluno, Cronaca, Cultura
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