Le guerre non hanno mai risolto un bel nulla.Se proviamo a studiare la storia impareremo moltissimo cose dai nostri avi, purtroppo però le dimentichiamo quasi subito.
Generalmente, succede negli eventi storici e contemporanei, il ripetersi di fatti e misfatti all’insegna della “stupidità”.
Grande è l’impotenza di comunicare veramente le proprie esigenze,difficoltà, aspirazioni, per anni e anni delle persone rimangono inerme, non vengono aiutate a crescere , a sviluppare una loro opinione, mancano gli elementi basilari della democrazia, l’assenza di libertà non aiuta quelle popolazioni a fare delle scelte personali e sociali, dove la politica non è al servizio del popolo.
Emergono come nella notte dei tempi, gli interminabili interessi dettati dall’egoismo sfrenato, dai facili profitti scaturiti dal proliferare di tanti mercati internazionali delle armi, ai traffici della droga, al riciclaggio del denaro sporco, al mercanteggiamento più sfrenato non rispettoso delle leggi e dei regolamenti internazionali.
La mancanza di sensibilità di attenzione verso gli altri, apre la strada all’ingiustizia, al desiderio sfrenato del dominio sugli altri, giustificando orribili azioni, per la padronanza di un’entità sull’altra.
Tener sottomesso un altro essere, poterlo dominare, fare quello che si vuole, giungere se occorre alla pulizia etnica di interi territori abitati per secoli da intere generazioni, sono frutto di tanta malvagità .
Quando non riusciamo a dare un significato positivo al nostro esistere, siamo capaci di giustificare tutto, creando tanta confusione, perché l’orgoglio non ci aiuta a fare chiarezza.
Superficialità, disinteresse, mancanza di una scala di valori, espressione della cultura e delle tradizioni che caratterizzano un clan familiare da un altro, o un popolo dall’altro.
Sono le vere ricchezze del genere umano, per questo motivo sono importantissimi gli scambi culturali, commerciali, sportivi, le aperture politiche e gli aiuti degli uni verso gli altri, perché tutti abbiamo bisogno di tutti.
Nessuno uomo può vivere da solo. Confusione, ignoranza non permettono alle persone nessuna crescita, impediscono il confronto, l’analisi e la conoscenza della propria realtà, rimanendo inermi e subendo la triste realtà del dominio e della strafottenza di pochi.
Non scopriamo nulla di nuovo, la storia ci insegna che risolvere i problemi con la violenza, non serve, perché si sa che violenza porta altra violenza.
Nel gioco della guerra, ben pochi ci guadagnano, sempre la maggioranza perde a carissimo prezzo. Quanti morti, basti guardare le cronache, per verificare la crudeltà e la bestialità del conflitto.
L ‘inosservanza assoluta dei basilari principi della carta internazionale dei diritti dell’uomo.
Sangue di popoli versato inutilmente per delle cause frivole, strane, meschine, disordinate e talvolta oscure, dettate dalla pressione di antiche rivalità, sangue innocente che chiede alla storia giustizia.
Davanti a scenari così mutevoli e drammatici nel tempo, interroghiamoci sul da farsi? Come inebetiti, spauriti, vacilliamo, increduli, vuoti ed amareggiati; cercando di fuggire queste drammatiche situazioni che avvengono poco lontano dalle nostre case.
I mass-media cercano in tutti modi e non sempre correttamente, di informare l’opinione pubblica.
E’ importante mantenere alta l’attenzione su tali eventi, per far in modo che coloro i quali hanno grosse responsabilità all’interno dei vari governi, dei vari enti internazionali, riescano a a debellare le guerre dislocate nel nostro pianeta, cercando di ottenere e mantenere la pace.
Merita una citazione di Mahatma Gandhi “ La preparazione della pace ha bisogno di tante energie quante ne ha bisogno la preparazione della guerra”.
Però, rimaniamo perplessi, sfiduciati, mentre il tempo passa e nulla all’orizzonte cambia.
La diplomazia si muove a rilento, perché il terreno è molto insidioso,.
Riflettiamo insieme e condividiamo la sofferenza di chi non ha più la forza per piangere e per sperare.
Questi orrori che primeggiano nei nostri pensieri, non devono spegnere la nostra speranza di aiuto e di collaborazione, affrontando una cultura permissiva, arrendevole, incapace talvolta di sostenere ideali e valori inneggianti alla vita.
Infondere fiducia, aiuto, protezione alle popolazioni martoriate dalla guerra, con questo spirito umanitario il Comitato di Intesa , le istituzioni locali come Unione Montane, comuni e cooperative enti partner nel protocollo provinciale del Servizio Civile, cercano di potenziare le molteplici iniziative avviate dal volontariato locale e dalle istituzioni, costruendo una piattaforma comune di progettazione e programmazione rivolta al soccorso ed alla speranza.
La realizzazione di strumenti informativi come documentari, filmati e quant’altro frutto del programma “Donare è Amare” dispositivi che aiuteranno a sensibilizzare suddette tematiche, come la programmazione di “Terre difficili”.
Speranza che deve essere trasmessa a chi ne ha estremo bisogno, alle famiglie dei caduti, agli anziani, ai bambini, alle donne, a coloro che si sono assunti delle responsabilità, per avviare nuove trattative e nuove consultazioni, favorendo la ripacificazione, dove l’ignoranza lasci lo spazio all’intelligenza, alla saggezza, all’equilibrio, dove tutti insieme possiamo operare con chiarezza, valorizzando l’uomo in qualsiasi dimensione e latitudine si trovi.
Riflettiamo insieme, per affrontare con maggior coraggio delle realtà così forti e negative, dandoci una mano per cooperare correttamente, dando voce a chi più non ha.
La morte, la cultura degli orrori non vincerà, perché sarà sempre la vita alla fine che trionferà.
Buone Festività Natalizie Paolo Capraro